Partiamo dall’assunto che una corretta registrazione dei raggi è indispensabile per avere il giusto allineamento della ruota e il bilanciamento della moto. Da che mondo è mondo, da quanto le ruote hanno i raggi, il lavoro minuzioso di registrazione è fondamentale per far sì che la rotazione della ruota avvenga in maniera pulita e uniforme.

Lo sapevano nell’antico Egitto e lo confermano oggi gli ingegneri e i meccanici del settore.

Se un tempo i raggi delle ruote erano a compressione, con l’evoluzione tecnologica sono diventati “a tirante”, ovvero come quelli che vediamo ogni giorno su moto, auto e biciclette.

Un po’ di storia della ruota.

La ruota, oltre a consentire il movimento, regge tutto il carico del veicolo, quindi è sottoposta e deve sopportare un peso considerevole. A questo, aggiungiamo il fatto che proprio con il movimento le ruote erano, soprattutto un tempo, sottoposte a forti sollecitazioni dovute al manto stradale non certo perfetto, alle imperfezioni del materiale con il quale venivano costruite, alle intemperie.

Con la tecnica antica della compressione, i raggi erano posizionati in modo radiale rispetto al mozzo, così da traferire il peso sull’asse del veicolo in modo uniforme e garantire, almeno in parte, il bilanciamento delle deformazioni su tutti i raggi.

Quando l’uomo ha iniziato a usare materiali come l’alluminio e il ferro, la tecnica di costruzione delle ruote è cambiata, trasformandosi “a tirante”, ovvero il metodo che è utilizzato anche oggi e che consente di aggiustare e regolare una ruota (di registrare i raggi, appunto) anche dopo l’usura dei suoi componenti, così da permettere sempre una rotazione perfetta.

La registrazione dei raggi.

Registrare i raggi della ruota vuol dire in poche parole disegnare un cerchio assolutamente perfetto, così da consentire una rotazione liscia e pulita. Si tratta a volte di imperfezioni difficili da riscontrare a occhio nudo, ma esagerando un po’ la cosa per rendere l’idea, dobbiamo immaginare la differenza tra un cerchio perfetto realizzato con il compasso e un altro disegnato a mano libera.

Per rendere perfetto il nostro cerchio, ovvero la ruota, è necessario posizionare in cacciavite piatto a filo cerchione e far girare la ruota. Il cacciavite fermerà la rotazione là dove il cerchione “scampana”.

Quel punto corrisponde a un raggio, che sicuramente sarà da registrare. È un’operazione teoricamente molto semplice, ma all’atto pratico abbastanza complessa, perché ogni “tirata” di un raggio va a incidere anche su tutti gli altri della ruota, che a loro volta potrebbero allentarsi o al contrario tendersi troppo. Insomma stiamo parlando di decimi e centesimi di millimetro.

Ecco perché per la registrazione dei raggi è bene affidarsi a un’officina specializzata e a un professionista che avrà a disposizione un macchinario dotato di basi magnetiche e comparatori.

La centratura e la raggiatura del cerchio sono operazioni molto importanti e spesso sottovalutate, ma fanno sicuramente la differenza in termini di prestazioni e sicurezza, senza contare l’usura e i consumi causati da una ruota non centrata o non registrata.

Facciamo controllare le ruote della nostra moto da un professionista, perché quando montiamo in sella non dobbiamo lasciare niente al caso.

Bene, è tutto per adesso!

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Ciao e a presto!

A Tutto Gas!

Team Mondialgomme

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